Finanza Real Estate Immobili, Achille D'Avanzo: dal mattone alla finanza guardando a Piazza Affari
Roma, (Adnkronos) - Il real estate e' il suo core business fin dagli anni Ottanta, ma il suo sguardo spazia dai fondi immobiliari alle societa' di gestione del risparmio, alle partecipazioni nei capitali di societa' come Cai-Alitalia e Centrale Finanziaria. E' Achille D'Avanzo, 48 anni, napoletano, immobiliarista atipico, al quale 'Il Mondo' dedica il servizio di copertina e un'ampia intervista. Un imprenditore versatile e lungimirante che ha il suo quartier generale in uno stabile nel centro storico di Roma.
A capo della Solido Holding D'Avanzo mira ad acquistare sette immobili di prestigio dismessi da Unicredit insieme agli investitori esteri del fondo Crown ed e' entrato a buon diritto nel gotha della finanza grazie al suo ingresso in Cai-Alitalia nel 2008. Oggi partecipa con una quota del 5% in quello di Centrale Finanziaria, la societa' guidata da Giancarlo Elia Valori, con l'intento di fare shopping tra gli attori del real estate. E perche' no, magari anche di cogliere le opportunità offerte da Piazza Affari. "In questa fase stiamo guardando un po' a tutto. Non e' da escludere neanche la Borsa" afferma a proposito dei progetti di Centrale Finanziaria.
Ma il mercato immobiliare continua a tirare. "Le opportunita' qui da noi ci sono" spiega l'imprenditore a proposito degli immobili di prestigio, edifici collocati soprattutto nei centri di citta' come Milano e Roma "molto appetibili per gli operatori esteri". Secondo D'avanzo infatti, "oggi si e' creato un mercato interessante come quello dei distressed asset. Una volta fatte le dovute svalutazioni - spiega - gli istituti di credito non hanno interesse a gestire interi portafogli di immobili". Ma per l'imprenditore "ora si tratta di conquistare la fiducia di coloro che sarebbero pronti a diventare equity partners di operazioni anche grosse. E poi - aggiunge non e' vero che le banche non finanziano piu' il mattone, anzi, si stanno muovendo per tornare su settore. Solo che hanno smesso di correre dietro un certo tipo di imprenditoria".
L'immobiliarista inoltre dichiara che si sta lavorando alla "creazione di una nuova societa' il cui capitale sara' suddiviso tra Centrale e Solido, che si candida a essere una protagonista del settore, seppure privilegiando i servizi e la consulenza in questa prima fase. Ma abbiamo bisogno di uno strumento per operare nel mondo dei fondi immobiliari". E, a questo proposito, afferma che "consideriamo importante disporre di una sgr, ne stiamo valutando alcune". "Sul mercato ci sono operatori che oggi accetterebbero di recuperare anche un solo centesimo per ogni euro investito ai tempi d'oro dell'immobiliare - continua nel ragionamento - e noi siamo pronti a subentrare".
Inoltre, considera "un'ipotesi interessante, sulla quale si puo' ragionare" quella relativa a Release, la bad bank di Italease che conta su un patrimonio di 1 miliardo di euro grazie al conferimento di asset anche di pregio collegati ai crediti incagliati. Asset che per D'Avanzo possono "rappresentare un buon affare per investitori con una propensione al rischio molto contenuta e aspettative di rendimento medio". Viceversa "meno interessante, sarebbe un'operazione sul capitale di Release".
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